F.A.Q

Acufeni & Counselling

Cos'è il counselling?

Di per sè, in italiano, questa parola può essere resa con il termine "consulenza". In Acufenia, però, il counselling acquisisce una valenza più profonda: è un incontro sereno e produttivo con lo Specialista, dotato di apposite competenze, volto ad affrontare i problemi dell'acufene nella sua totalità. Grazie all'ascolto attivo e all'applicazione di metodiche mirate e comprovate, si esplorano insieme tutti gli aspetti, audiologici, emozionali, sociali, di salute, relazionali e lavorativi della persona al fine di mettere a punto le strategie migliori per affrontare l'acufene.

Quali tipi di counselling utilizzate?

Il counselling rivolto ai pazienti acufenici può avere due indirizzi di base: di tipo didattico-informativo (direttivo) oppure basato sull’adattamento personale (non-direttivo). Entrambi gli approcci sono validi e vengono utilizzati in fase diverse del percorso terapeutico.

A che serve il counselling informativo?

Il counselling informativo aiuta a comprendere: • L’anatomia e le funzioni fisiologiche fondamentali dell’apparato uditivo e del sistema nervoso centrale. • Perché si genera l’acufene (fattore quasi normale, specialmente quando si soffre di una perdita uditiva). • Quale può essere il decorso logico dell’acufene. • Come il sistema limbico influenza la percezione acufenica e quale impatto hanno le proprie reazioni sulla capacità di gestire o di abituarsi all’acufene.

A che serve il counselling per l'adattamento individuale?

Il counselling basato sulla capacità di adattamento individuale aiuta la persona a: • Gestire in modo positivo il processo emotivo indotto dall’acufene, al fine di fronteggiare paure, ansia e depressione • Identificare e correggere i pensieri ed i comportamenti erronei. • Comprendere la relazione tra tinnito, stress, preoccupazione, comportamenti individuali, pensieri e qualità della vita.

Cos'è la terapia comportamentale?

Spesso definita (CBT), ovvero dall'inglese "Cognitive-Behavioral Therapy" è un approccio molto utile che permette di ridurre notevolmente le reazioni negative all'acufene. Lo stress e la paura del tinnito impediscono costituiscono un serio problema e, in effetti, non è tanto la presenza dell'acufene, quanto la reazione individuale, a rendere più o meno grave il problema. Eppure, una buona notizia c'è: la reazione, di per sé, è un comportamento e come tale può essere soggetto a modifiche. Ecco dunque, che grazie alla CBT si interviene sul piano psicologico per ridurre notevolmente lo stress, l’angoscia e la mancanza di concentrazione . I benefici della terapia comportamentale sono notevoli e comprovati a livello scientifico. Molte tecniche vincenti nella gestione dell’acufene sono state modellate su approcci consolidati e mirati alla gestione del dolore cronico, in quanto tra queste due condizioni esistono evidenti punti in comune (entrambe sono soggettive, invisibili e influenzate da eventi esterni).

Cosa vuol dire "abituarsi"?

Alcuni stimoli, in determinate situazioni, attirano la nostra attenzione, mentre in altri vengono ignorati. Prendiamo, ad esempio, il rumore dei nostri passi: in genere li ignoriamo, ma se ci troviamo a camminare di notte in una strada poco illuminata e qualcuno ci segue, certamente siamo portati a “sentirli” con chiarezza. La mente umana è portata ad abituarsi naturalmente ad alcuni stimoli esterni. Ecco qualche esempio tra i più comuni: • Non siamo coscienti di indossare gli anelli. • Non siamo consapevoli della sensazione tattile dei tessuti sul nostro corpo. • Non sentiamo, in genere, il ronzio costante del frigorifero. Abituarsi all'acufene fa sì che il suono percepito non ci disturbi più. Per arrivare a questo risultato la maggior parte delle terapie utilizza la stimolazione acustica accompagnata dal counselling.

Non ce la faccio più: come posso affrontare l'acufene?

Le sedute di counselling con gli Specialisti Acufenia, qualificati grazie alla formazione specifica nel trattamento dell'acufene, aumentano le probabilità di successo e di poter riconquistare la tua qualità di vita. Inoltre, considera che spesso gli effetti ed il fastidio dell’acufene possono essere notevolmente ridotti abbinando al counselling una terapia con una stimolazione sonora personalizzata in base alle tue necessità.

Esistono cure contro l'acufene?

Attualmente esistono numerose terapie per l’acufene. Partendo dal principio che il trattamento non è di per sé una “cura”, né medica, né chirurgica, va detto che imparare a gestirlo è un elemento centrale per la maggior parte delle terapie.

Cosa vuol dire imparare a gestire l'acufene?

La maggior parte delle persone che soffrono di acufene attraversa un naturale processo di adattamento. Lo possiamo immaginare come percorso che porta ad “ignorare” un determinato stimolo fino al punto di non notarlo più. Il tutto avviene senza che sia necessario esercitare un controllo cosciente. Da una prospettiva prettamente psicologica, questo processo si definisce come adattamento, oppure come la rinuncia ad una risposta condizionata, che avviene a seguito della ripetuta esposizione allo stesso stimolo. L’abitudine è un processo naturale che tutti noi, senza rendercene conto, sperimentiamo migliaia di volte al giorno. Essa avviene nei confronti di stimoli verso i quali ci siamo completamente abituati, in quanto giudicati non rilevanti per il nostro benessere. Gli stimoli nuovi, invece, insieme a quelli che costituiscono una possibile minaccia, tendono ad attirare e spesso a dominare la nostra attenzione.

Ci sono momenti in cui non percepisci l'acufene?

Con l'aiuto dello Specialista riuscirai ad identificare momenti e situazioni in cui non noti l’acufene. Se pur semplice, questo passaggio è fondamentale, in quanto ti permette di provare e di capire in prima persona che, proprio come avviene per milioni di altre persone come te, anche il tuo cervello è davvero capace di sopprimere la percezione fisica dell'acufene.

E' normale avere paura dell'acufene?

Il suono dell'acufene, seppur debole, cattura la nostra attenzione e mette in allerta il sistema nervoso autonomo. La paura che proviamo, è una reazione piuttosto istintiva e naturale a qualcosa che non conosciamo. Bisogna sapere che questa sensazione di paura si può associare al tinnito in modo conscio o inconscio, ma di per sé, è una reazione che, grazie all'aiuto dello Specialista, possiamo modificare riconquistando la nostra libertà.

Perché lo stress alimenta l'acufene?

Dopo tutto, a nessuno piace “sentire” l’acufene e questo può innescare la paura che sia il sintomo di una malattia grave, che possa peggiorare, insomma genera timori che poi ci portano disturbi del sonno, mancanza di concentrazione ecc. Pertanto, il sistema limbico può logicamente, ma erroneamente, decidere che l’acufene sia rilevante. Cosa accade ora? 1) dà ordine alla corteccia uditiva di continuare ad analizzare questo “suono” e 2) comanda al sistema nervoso autonomo (ovvero quella parte del sistema nervoso che controlla le funzioni “automatiche”, come la respirazione ed il battito cardiaco) di rimanere in allerta, perché probabilmente c’è qualcosa che non va. Questo, a sua volta, produce il rilascio di messaggi chimici ed elettrici che possono indurre stress e ansia. Inizia così un vero e proprio circolo vizioso: siamo stressati per via degli acufeni, e lo stress fa in modo che il nostro cervello si concentri ancora di più sul problema.

Conosci le distorsioni cognitive?

Tutti noi, in alcune situazioni, siamo portati ad esasperarle. L'acufene, per sia natura, può sembrarci talmente invasivo da condizionare pesantemente tutta la nostra vita, al punto da attribuire la colpa di alcuni nostri comportamenti proprio all’acufene. Può essere portata a dire “l’acufene mi sta deprimendo”, oppure “l’acufene mi impedisce di lavorare”. Queste dichiarazioni conferiscono all’acufene qualità del tutto ingiustificate. La persona deve riconoscere che l’acufene, di per sé, non ha alcun potere di produrre tali eventi. Sono la reazione ed il comportamento personale a generare queste risposte. L’Audioprotesista può aiutare il paziente ad eliminare la condizione acufenica come entità a sé stante, incoraggiando la persona ad a Questo significa, operare un distinzione cosciente tra l’esperienza acufenica, il pensiero distorto ed il comportamento controproducente.

Come possiamo aiutarti?

Hai qualche domanda? Compila il modulo e clicca su invia. Ti risponderemo il prima possibile

Privacy Policy: Acufenia rispetta la tua privacy. Quando utilizzi uno dei nostri moduli di contatto per fornirci i tuoi dati personali, ci dai il tuo consenso a utilizzare i tuoi dati per contattarti, fornire il servizio che hai richiesto e rispondere alle tue domande. Per dettagli sulla nostra Informativa Privacy visita la pagina dedicata.

Scegli lo Specialista Acufeniapiù vicino a te

I Professionisti Acufenia sono rinomati ed apprezzati per la loro competenza nel settore.