C’è un consenso diffuso sul fatto che l’empowerment dei pazienti è positivo per i sistemi sanitari. L’empowerment è sempre più riconosciuto come un elemento essenziale dei futuri sistemi sanitari di alta qualità, centrati sul paziente, in quanto permette di affrontare il crescente peso delle malattie croniche. Ci si aspetta che i pazienti assumano un maggiore controllo sulle loro malattie o sui trattamenti, laddove possibile, e ci si aspetta che i medici li incoraggino o li “responsabilizzino” a farlo. Ma come possiamo tradurre questo in realtà a tutti i livelli (cioè individuale, organizzativo e nazionale)?
Il Comitato per l’Empowerment e la Centralità del Paziente chiede l’adozione di un quadro paneuropeo per garantire che l’empowerment del paziente sia una priorità assoluta per i sistemi sanitari europei e contribuisca a migliorare l’assistenza sanitaria nelle realtà nazionali europee. Il raggiungimento della centralità del paziente è un fattore chiave nel processo di creazione di sistemi sostenibili ed equi per tutti.
È necessario un piano d’azione concreto sull’alfabetizzazione sanitaria e l’informazione ai pazienti su tutti gli aspetti della salute. Anche se l’empowerment è molto più dell’educazione, le giuste informazioni e risorse sono strumenti fondamentali per permettere ai pazienti di diventare partner alla pari nel team che gestisce la loro salute.
Il paziente informato ha anche bisogno di una controparte: l’operatore sanitario che crea l’ambiente giusto per consentire la partecipazione attiva dei pazienti al processo decisionale. C’è chiaramente la necessità di una formazione mirata degli operatori sanitari per costruire l’insieme di competenze necessarie per comunicare efficacemente con i pazienti informati e per fornire consigli ai pazienti meno informati su come possono prendere una parte più attiva nella gestione della loro condizione.
Questa strategia deve integrare il coinvolgimento dei pazienti ad ogni livello del sistema sanitario. Ciò implica il sostegno alla partecipazione attiva dei cittadini con malattie croniche nella loro stessa cura, ma anche nella definizione delle politiche e nella progettazione dei futuri sistemi di assistenza.
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